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sabato 3 marzo 2018

CanapaMundi 2018

Cominciamo la nostra avventura Canapa di Marca blog con un resoconto approfondito sull'edizione 2018 di una delle principali fiere del settore in Italia. Abbiamo sguinzagliato i nostri due reporter improvvisati, in gita sulla Capitale e vediamo cosa ci hanno raccontato. 
Buona lettura! 

Sabato 17
Entrata accrediti domenica 18
Non sono mai stato un appassionato di fiere e chiarisco subito che a Canapa Mundi ho avuto l’ennesima conferma. Probabilmente è un mio sbagliato approccio a questo tipo di manifestazioni, ma non sono mai riuscito ad intessere relazioni che siano andate oltre l’omaggio del gadget di turno. Riconosco che è una mia mancanza, ma tant'è. 
Fatta questa doverosa premessa, passo rapidamente alla descrizione della mia giornata al Pala Cavicchi. 
Il sabato ha visto nel complesso una buona affluenza soprattutto dal pomeriggio.

Mi sono avvicinato alla fiera come semplice curioso, senza un programma specifico e questo ha complicato non poco la mia esperienza. L’area espositiva era suddivisa in tre grandi aree: Semi da collezionismo, infiorescenze ad alto contenuto di CBD e canapa industriale. Poco spazio per le associazioni e completa assenza del tessile e della bioedilizia. Assocanapagiusto per citare una associazione di settore tra le più note, era relegata in un angolino nello spazio no profit, un po’ meglio è andata a Campanapa, anche se privilegiavano la vendita di prodotti alimentari.
I seminari e workshops del giorno erano centrati sulla canapa terapeutica e i benefici legati all’uso del cannabidiolo nella lotta a diverse patologie, molto probabilmente quelli del venerdì sarebbero stati più vicini ai miei personali interessi, dal momento che trattavano la canapa industriale ed alimentare. Ritengo che il settore formativo avrebbe meritato miglior destino, stimolando maggiormente la visita anche da parte di un pubblico più generalista.
Era piuttosto evidente che la fiera avesse come fruitore tipo il coltivatore indoor di varietà ad alto contenuto di THC, il consumatore/paziente o eventualmente i growshops e rivenditori.
L’area estesa  e i numerosi espositori erano sufficienti a rendere la mia visita dispersiva.
Quello che saltava agli occhi è che il mercato delle infiorescenze, ad alto contenuto di CBD è in grossa ascesa, che la Svizzera la fa da padrona e che sono prodotti impossibili da replicare in campo aperto. Per ordini di mille euro si riesce a spuntare un prezzo di 5 €/gr, per i rivenditori, che possono poi ricaricare del 100/150% al cliente finale. 
Prodotti di altissimo livello cominciano a trovarsi anche in forma di cristallo, tante anche le versioni di olio super concentrato. 
Infiorescenze di Cannabis Light
Il prodotto alimentare e la cosmesi sta crescendo molto e la gamma di prodotti trasformati si sta ampliando a dismisura in entrambi i settori.
Sono molte le aziende che stanno entrando con superfici coltivate sempre più estese, si parlava di almeno 2 ha per dare un senso alla coltivazione. 
Una sensazione che mi ha suscitato la visita, probabilmente causata dagli interlocutori in cui sono incappato è la scarsa propensione alla condivisione delle esperienze. Questo approccio non credo aiuti molto la crescita del settore, bensì spalanchi le porte ai soliti noti, forti di una capacità di investimento, superiore al singolo agricoltore o piccola cooperativa, il caso della Svizzera con il CBD ne è l’ennesima conferma.
Se siete sufficientemente annoiati non preoccupatevi perché sono in conclusione. Quale
contributo può offrire CanapaMundi alle future attività di Canapa di Marca e ai suoi simpatizzanti?
Un contatto che vorrei sviluppare in futuro è quello con l’autrice di “Nonna Canapa" un curioso fumetto. L'intento di questo progetto è quello di avvicinare i bambini alle qualità della pianta meravigliosa, ritengo sia un modo molto efficace di costruire le basi per una società più consapevole in futuro, ma allo stesso tempo stuzzicando la curiosità degli adulti. Ricordo che con l’acquisto di questo libricino si finanzia la stampa di ulteriori copie che verranno distribuite nelle scuole.
Rimanendo in ambito editoriale anche l’incontro con Fabrizio Dentini, giornalista e scrittore, in uscita proprio in questo periodo con una riedizione del volume “Canapa Medica” ha lasciato più di uno spiraglio per una possibile presentazione del libro dalle nostre parti. Vi terremo aggiornati!

Leo

Domenica 18   
Ho visitato, insieme alla mia compagna Arianna, la fiera Canapa Mundi.
Serra allestita per l'idroponica 
Insieme avevamo deciso di presentarci alle biglietterie intorno alle 11.00, per poter sfruttare tutta la giornata, ma con nostro forte stupore ci siamo resi conto che non eravamo gli unici a voler entrare all’orario di apertura, infatti è stata lampante la grande affluenza e partecipazione, per fortuna grazie all’accredito ci siamo evitati una mezz’ora di coda sotto la pioggia.
Abbiamo girovagato per la fiera tutto il giorno cercando di trovare quelli stand che più potessero rappresentare degli esempi di sviluppo completo della materia, cioè che non trattassero solo la “cannabis light” e alcune aziende ci hanno colpito particolarmente. Ci siamo soffermati allo stand della società BioVerSi (di proprietà delle sorelle Bernardini, figlie di uno dei gemelli Bernardini, fondatori del Museo Itinerante della Canapa, dove si potevano trovare diversi articoli derivati dalla filiera della canapa, con particolare attenzione al comparto cosmetico e tessile, infatti la mia compagna ne è stata subito attratta.
Il secondo stand di notevole interesse era quello di Hemp Farm Italia, attività sviluppata da alcuni amici abruzzesi dopo anni di attività associativa e cooperativa tra agricoltori; lo stand esponeva prodotti di diverso tipo, dal comparto alimentare a quello delle inflorescenze e ci ha colpito molto per la qualità della materia prima utilizzata, frutto di un duro lavoro di ricerca. Il loro CBD hash “Coni Cream” ha vinto il premio come miglior prodotto Hemp!
Purtroppo la grande confusione e la logistica un po’ dispersiva han fatto sì che sviluppare qualsiasi tipo di conversazione risultasse molto difficile. Il poco e brutto spazio dedicato alla canapa industriale e alle associazioni no profit rivela come l’attenzione organizzativa e commerciale sia stata dedicata per la maggior parte al mercato delle inflorescenze.
L’afflusso massiccio di persone eterogenee è il dato più rilevante, quasi sintomatico, dell’interesse sempre maggiore attorno alla canapa, con particolare riferimento alla “cannabis light”. La notevole presenza di rivenditori esteri (Svizzeri, Spagnoli, Olandesi, Francesi, Americani, Russi) fa percepire come l’attenzione di molti si sia spostata verso il “nuovo” mercato italiano e come molte persone fiutino e cerchino l’affare del momento.
È stata la nostra prima volta ad una fiera nella capitale e devo dire che l’esperienza è stata molto formativa per entrambi, abbiamo rivisto vecchi amici e conosciuti di nuovi con i quali speriamo di collaborare in futuro.

KCB

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